mercoledì 5 marzo 2008

Le italiane hanno cambiato forma

Adesso sono a "pera"

Addio maggiorate con il vitino da vespa e il seno prorompente, modello Gina Lollobrigida o Sophia Loren. Il fisico a clessidra è ormai un lontano ricordo di un'epoca passata, di una bellezza d'altri tempi. Oggi le italiane hanno cambiato forma: vita sottile, seno contenuto, fianchi abbondanti, in una parola a "pera". E per correggere le poco armoniose rotondità che appesantiscono fianchi e cosce, sempre più spesso ricorrono alla liposuzione.

Parola di Giulio Basoccu, chirurgo estetico e docente all'Università La Sapienza di Roma, che punta il dito sul 'tallone d'Achille' delle connazionali. "I fianchi sono il punto critico per la donna", dice l'esperto. Sul banco degli accusati un'alimentazione sbagliata e una vita troppo sedentaria, che fa sì che il grasso si accumula tutto lì. E se lo si mette su fin dagli anni dell'adolescenza, sarà molto dura eliminarlo. "Le quindicenni diventeranno donne portandosi dietro questi chili di troppo concentrati, nella maggior parte dei casi, su fianchi e cosce, tanto da somigliare ad una pera". "Oggi la conformazione fisica del 50% delle italiane tra i 25 e i 40 anni è proprio questa", continua Basoccu. "In genere hanno un seno contenuto, una vita abbastanza sottile e fianchi molto 'presenti'". E aggiunge, "Le giovani donne di oggi hanno mangiato male durante l'adolescenza e hanno fatto poco movimento. Basta guardare le ragazzine. O sono in sovrappeso, o troppo magre. E quelle più tonde hanno un problema di adipe concentrato tutto sui fianchi".

Così sempre prima si pensa al bisturi. "Il 27% delle ragazze fra i 15 e i 20 anni vorrebbe avere la possibilità di effettuare una liposuzione", calcola l'esperto. E la
percentuale tende a crescere con l'età: sopra i 40 anni, un 'ritocco' di questo tipo sarebbe il regalo più gradito per 4 donne su 10, assicura il medico.


"Il ricorso al chirurgo estetico", dice Basoccu, "avviene dopo i venti anni. La liposuzione per eliminare accumuli di grasso e cellulite oggi è richiestissima. Certo, con una dieta appropriata si può dimagrire. Il problema però", avverte, "è che con questa conformazione fisica si perde peso in tutto il corpo tranne nel punto
critico. Insomma, l'inestetismo sui fianchi rimane sempre. Il grasso localizzato", spiega il chirurgo, "è difficile da mandare via e ci sarà sempre un dislivello di misure con il resto del corpo. Con la liposuzione, invece, si tolgono i famigerati cuscinetti di grasso".

La correzione delle misure è richiesta anche per una difficoltà 'tecnica': si fa fatica a trovare gli abiti della taglia 'giusta'.
"Per le donne a 'pera' i pantaloni stanno bene in vita ma stringono troppo sui fianchi. Quindi, conclude Basoccu, spesso le pazienti mi confidano di essere costrette a optare per una misura in più, e poi a ricorrere alla sarta. Anche sul fronte "pelle", cambiano i canoni di bellezza. Passata l'era dell'abbronzatura tutto l'anno, adesso va di moda il look gotico, rilanciato al cinema dai protagonisti dell'ultimo film di Tim Burton, 'Sweeney Todd', e che più che all'ottocentesco candore virginale, si rifà al mito orientale della pelle 'da geisha'.
Occhio però, avvertono gli esperti, perché ogni eccesso è dannoso. E sempre più ricerche dimostrano come la vitamina D3 sia importante per salute e benessere dell'organismo. Dunque non è il caso di evitare il sole come la peste. Mentre è bene proteggersi con creme 'schermanti'.

D'altro canto c'è anche un aspetto psicologico legato alla nuova passione adolescenziale per la pelle di luna. "L'adolescenza è un'età drammatica", spiega la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente dell'Eurodap (Associazione europea attacchi di panico) e direttore dell'Unità italiana attacchi di panico alla Clinica Paideia di Roma. Un'età in cui la ribellione e l'anticonformismo sono di casa. Ecco allora che ci si ribella scegliendo un look alternativo a quello dei belli-abbronzati-firmati.
"Il problema è che l'anticonformismo diventa conformismo ferreo: la pelle", dice la Vinciguerra, deve essere candida a tutti i costi, e anche un raggio di sole fa paura".

Altra tendenza diffusa fra le giovani italiane, quella del look 'basic-ecologico'. "Tantissime chiedono e usano solo cosmetici naturali, mettendo al bando prodotti elaborati o con ingredienti di sintesi. E arrivando perfino a rinunciare allo shampoo a favore della farina di ceci per lavare i capelli.

Infine l'ultimo trend in fatto di look e aspetto fisico arriva dall'America, dove medici e famiglie sono in allarme per un nuovo disturbo alimentare che si aggiunge ai mille volti dell'anoressia. Persino il New York Times punta i riflettori su quella che i medici Usa chiamano 'drunkoressia': la variante letale di chi smette di
mangiare per poter bere di più.
Gli esperti di disordini alimentari hanno creato nuovi termini per definire le varie forme attraverso cui il disagio davanti al cibo diventa malattia: c'è l'ortoressia, ad esempio, in cui l'ossessione maniacale per i cibi sani porta a smettere di mangiare. Manoressia (da 'man', uomo) è invece l'anoressia maschile, di cui di recente ha confessato esser stato vittima l'attore Dennis Quaid.
'Drunk' in inglese significa ubriaco: ''Ci sono donne che hanno il terrore di mettere un chicco d'uva in bocca ma non esitano a bere alcolici'', ha constatato Douglas Bunnell, direttore di una clinica privata per la cura dei disordini alimentari a Filadelfia, il Renfrew Center. Una dieta Slim Fast, solo più divertente, fino a che le
conseguenze del cocktail di abuso di alcol e diete estreme non comincia ad avere un costo pesantissimo per la salute.
Le anoressiche e le bulimiche usualmente evitano l'alcol come la peste per via dell'alto contenuto calorico di vino, birra e superalcolici: alcune di loro però cedono al bere o perché un bicchierino calma l'ansia di dover mangiare o perché allevia l'ansia di aver mangiato troppo. Nei casi più gravi l'alcol è l'unica fonte di calorie della giornata. C'è poi chi beve e vomita: con l'alcol, sostengono gli esperti di disordini alimentari, è molto più facile.

Fonte: Tgcom