Oggi mi è arrivata questa mail...sono senza parole...
Ribadisco: odio la politica ed i politici in generale e tutto questo mi fa schifo...
Oggi si è espresso al Senato il voto della vergogna. La maggioranza ha votato compatta a favore della legge "blocca-processi", piegando il capo al volere di Silvio Berlusconi.
Non credo che i cittadini che hanno votato la Lega o gli ex An si aspettassero dai rispettivi leader un tradimento della fiducia accordata con il voto del 13 e 14 aprile. Forse, e lo spero nel profondo, neanche gli elettori ex Forza Italia se lo aspettavano un decreto del genere.
Nessun cittadino si aspettava un decreto contro la loro sicurezza, esattamente come nel precedente governo nessuno si aspettava l'indulto. Semplicemente perché nessun cittadino lo aveva chiesto e nessuna forza politica lo aveva inserito nel proprio programma.
Travaglio, durante la trasmissione Passaparola di ieri, ha fornito un elenco esaustivo dei reati che la macchina della giustizia deve obbligatoriamente "ignorare".
Li riporto di seguito, uno sull'altro, come si fa per un elenco mortuario, perché oggi muore una parte di democrazia di questo Paese.
- aborto clandestino
- abuso d'ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria - è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l'espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina ('pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell'immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi'- Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata ('tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa' - Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata
Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi.
Per sospendere il processo di un cittadino, Silvio Berlusconi, l'Associazione Magistrati ha calcolato che ne verranno sospesi circa centomila.
La mobilitazione nelle piazze è ormai inevitabile. Sul blog ho deciso di lanciare questa iniziativa contro la blocca-processi, iniziativa appello a tutti gli elettori, perché si dissocino dalle scelte dei rappresentanti del loro partito.
La legalità è la base di ogni democrazia. Senza legalità c'è solo il regime totalitario o l'anarchia.
Postato da Antonio Di Pietro
lunedì 30 giugno 2008
Un anno fa Biagio a San Siro
Oggi è esattamente un anno dal bellissimo concerto di Biagio Antonacci a San Siro...
Ricordo che l'ho atteso con grande impazienza...finalmente avrei potuto conoscere alcuni nick diventati ormai cari e familiari...
E così è stato. Abbiamo condiviso un intero pomeriggio carico di attesa, caldo, emozioni, condivisione e amicizia...tutto questo grazie alla musica di quell'uomo lì...
Il caldo è stato tanto, ma ne è valsa veramente la pena! Poter condividere le nostre emozioni di persona è qualcosa di grande, unico e indimenticabile...
Quanti abbracci diventati finalmente reali...quanto bene arrivato...quanta carica dal palco.
Ricordo ancora adesso quanto era emozionato e commosso Biagio...sembrava quasi intimorito nel vedere lo stadio gremito...qui è venuto fuori il lato umano dell'artista! E' questo che lo rende grande!
E da lì è stato un tripudio di adernalina!!!
E' stato un vero animale da palcoscenico! Non si è fermato un attimo...ha dato il massimo di se stesso al suo pubblico!
Ricordo che l'ho atteso con grande impazienza...finalmente avrei potuto conoscere alcuni nick diventati ormai cari e familiari...
E così è stato. Abbiamo condiviso un intero pomeriggio carico di attesa, caldo, emozioni, condivisione e amicizia...tutto questo grazie alla musica di quell'uomo lì...
Il caldo è stato tanto, ma ne è valsa veramente la pena! Poter condividere le nostre emozioni di persona è qualcosa di grande, unico e indimenticabile...
Quanti abbracci diventati finalmente reali...quanto bene arrivato...quanta carica dal palco.
Ricordo ancora adesso quanto era emozionato e commosso Biagio...sembrava quasi intimorito nel vedere lo stadio gremito...qui è venuto fuori il lato umano dell'artista! E' questo che lo rende grande!
E da lì è stato un tripudio di adernalina!!!
E' stato un vero animale da palcoscenico! Non si è fermato un attimo...ha dato il massimo di se stesso al suo pubblico!
sabato 28 giugno 2008
I Pilastri della Terra - Mondo Senza Fine - Ken Follet
Premetto che è la prima volta che mi addentro in un genere letterario simile e, devo dire con estremo piacere che ne sono rimasta affascinata.
I Pilastri della Terra mi ha appassionata ed incuriosita da subito: si apre infatti con un'impiccagione (le cui cause risulteranno poi misteriose fin quasi l'epilogo del romanzo) e la conseguente maledizione da parte di una donna incinta: Ellen la sua donna, destinata poi a vivere come una selvaggia tra la vegetazione selvatica della foresta, crescendo in tal modo il figlio Jack.
Impossibile dimenticare Tom il costruttore il cui sogno era quello di costruire un'imponente cattedrale e la cui vita è stata una continua lotta alla sopravvivenza fino al giorno del suo incontro con il priore Philip, anche quest'ultimo un personaggio di notevole importanza nel corso del romanzo; così com'è impossibile non odiare quello spregevole William Hamleigh figlio di un signorotto e succube della crudele e subdola madre.
Un altro personaggio degno della mia più alta ammirazione è Aliena: una ragazza che nel giro di poco si è vista privare di tutto: il padre è stato destituito dal suo titolo nobiliare, lei è stata umiliata nel peggiore dei modi per una donna ed è stata costretta persino ad uccidere per sopravvivere, badare all'immaturo fratello Richard e tener fede alla promessa fatta al padre in punto di morte. Anche per la rinascita di Aliena è stato fondamentale l'incontro col priore Philip, oltre la sua innata caparbietà...nel corso di tutte le intricate vicende, direi che ciascun personaggio ha avuto quel che meritava, soprattutto il crudele William e l'altro quasi simile per crudeltà Alfred figlio (disonorevole) del caro Tom.
Anche Ellen è stata un figura di notevole importanza, soprattutto per il supporto morale del figlio e della sua amata, nonché donna amata appassionatamente dallo sfortunato Tom.
Mondo senza fine mi ha appassionata quasi più del precedente, nonostante l'inizio per me è stato meno entusiasmante...
Direi che mi hanno appassionato in egual misura se non addirittura in misura maggiore le intricate vicende di quei quattro ragazzi che incnotriamo all'inizio del romanzo: quattro personaggi estremamente diversi tra loro, nonostante due siano fratelli.
Per certi versi la situazione della vita dei poveri, nonostante fossero passati circa due secoli è rimasta invariata, così come la continua lotta tra potere spirituale e potere temporale...nel priorato di Kinsbridge le cose sono cambiate radicalmente dalla morte del priore Philip, in questo racconto il priorato passa tra le mani piuttosto avide e conservatrici di tre personaggi che vanno a peggiorare col succedersi tra loro: Anthony, piuttosto restìo alle innovazioni, Godwyn, avido e subdolo e Philemon essere spregevole e senza scrupoli.
Il personaggio che più ho amato è Caris, una donna forte, tenace, determinata che lotta fino alla fine per poter curare con metodiche totalmente innovative gli ammalati...cosa assolutamente vietata alle donne in quell'epoca. Oserei definirla un'anticonformista.
Gwenda ha suscitato parecchia tenerezza, costretta dal padre a rubare, venduta da quest'ultimo ad un uomo privo di scrupoli...ma anche lei si è rivelata una donna estremamente forte e determinata a conquistare l'uomo da sempre amato: Wulfric. Per lui si umilierà con il prepotente Raph, figlio di un ex conte, al servizio dell'attuale conte di Shiring. Ma...questa umiliazione sarà ben ricompensata e le permetterà di salvare la vita al suo primogenito.
Merthin...il cui sogno era sposare l'amata Caris, ma per una serie di avvenimenti decide di partire per Firenze, dove si sposa e diventa un importante e stimato costruttore (non per niente è un discendente di Jack il costruttore), qui però incombe la "morte nera": la peste, che stermina gran parte della popolazione, costringendolo a tornare a Kingsbridge con la sua figlioletta Lola.
Non mi dilungo più col narrare la vicenda, sarebbe troppo lungo, mi limietrò a fare solo alcune mie considerazioni personali...
Ho notato che in entrambi i romanzi, lo scrittore dia un rilevante peso alle figure femminili, spesso sono loro ad essere quasi più risolute e caparbie degli uomini...sono quasi intraprendenti se si può usare un termine del genere per descrivere una donna vissuta in quel'epoca!
Caris è persino stata conannata di stregoneria, nonostante questo non si è fermata ed ha continuato la sua opera, sacrificando il matrimonio con l'uomo amato...
Inoltre devo dire che ha descritto alcune scene in maniera a dir poco prolissa e particolareggiata, soprattutto per quel che riguarda le scene violente: vedi lo scorticamento vivo, vedi la morte di Ralph...e forse ha ecceduto un po' anche con la descrizione delle varie scene di sesso, ma...nell' insieme li definirei comunque dei capolavori.
Impossibile dimenticare Tom il costruttore il cui sogno era quello di costruire un'imponente cattedrale e la cui vita è stata una continua lotta alla sopravvivenza fino al giorno del suo incontro con il priore Philip, anche quest'ultimo un personaggio di notevole importanza nel corso del romanzo; così com'è impossibile non odiare quello spregevole William Hamleigh figlio di un signorotto e succube della crudele e subdola madre.
Un altro personaggio degno della mia più alta ammirazione è Aliena: una ragazza che nel giro di poco si è vista privare di tutto: il padre è stato destituito dal suo titolo nobiliare, lei è stata umiliata nel peggiore dei modi per una donna ed è stata costretta persino ad uccidere per sopravvivere, badare all'immaturo fratello Richard e tener fede alla promessa fatta al padre in punto di morte. Anche per la rinascita di Aliena è stato fondamentale l'incontro col priore Philip, oltre la sua innata caparbietà...nel corso di tutte le intricate vicende, direi che ciascun personaggio ha avuto quel che meritava, soprattutto il crudele William e l'altro quasi simile per crudeltà Alfred figlio (disonorevole) del caro Tom.
Anche Ellen è stata un figura di notevole importanza, soprattutto per il supporto morale del figlio e della sua amata, nonché donna amata appassionatamente dallo sfortunato Tom.
Mondo senza fine mi ha appassionata quasi più del precedente, nonostante l'inizio per me è stato meno entusiasmante...
Direi che mi hanno appassionato in egual misura se non addirittura in misura maggiore le intricate vicende di quei quattro ragazzi che incnotriamo all'inizio del romanzo: quattro personaggi estremamente diversi tra loro, nonostante due siano fratelli.
Per certi versi la situazione della vita dei poveri, nonostante fossero passati circa due secoli è rimasta invariata, così come la continua lotta tra potere spirituale e potere temporale...nel priorato di Kinsbridge le cose sono cambiate radicalmente dalla morte del priore Philip, in questo racconto il priorato passa tra le mani piuttosto avide e conservatrici di tre personaggi che vanno a peggiorare col succedersi tra loro: Anthony, piuttosto restìo alle innovazioni, Godwyn, avido e subdolo e Philemon essere spregevole e senza scrupoli.
Il personaggio che più ho amato è Caris, una donna forte, tenace, determinata che lotta fino alla fine per poter curare con metodiche totalmente innovative gli ammalati...cosa assolutamente vietata alle donne in quell'epoca. Oserei definirla un'anticonformista.
Gwenda ha suscitato parecchia tenerezza, costretta dal padre a rubare, venduta da quest'ultimo ad un uomo privo di scrupoli...ma anche lei si è rivelata una donna estremamente forte e determinata a conquistare l'uomo da sempre amato: Wulfric. Per lui si umilierà con il prepotente Raph, figlio di un ex conte, al servizio dell'attuale conte di Shiring. Ma...questa umiliazione sarà ben ricompensata e le permetterà di salvare la vita al suo primogenito.
Merthin...il cui sogno era sposare l'amata Caris, ma per una serie di avvenimenti decide di partire per Firenze, dove si sposa e diventa un importante e stimato costruttore (non per niente è un discendente di Jack il costruttore), qui però incombe la "morte nera": la peste, che stermina gran parte della popolazione, costringendolo a tornare a Kingsbridge con la sua figlioletta Lola.
Non mi dilungo più col narrare la vicenda, sarebbe troppo lungo, mi limietrò a fare solo alcune mie considerazioni personali...
Ho notato che in entrambi i romanzi, lo scrittore dia un rilevante peso alle figure femminili, spesso sono loro ad essere quasi più risolute e caparbie degli uomini...sono quasi intraprendenti se si può usare un termine del genere per descrivere una donna vissuta in quel'epoca!
Caris è persino stata conannata di stregoneria, nonostante questo non si è fermata ed ha continuato la sua opera, sacrificando il matrimonio con l'uomo amato...
Inoltre devo dire che ha descritto alcune scene in maniera a dir poco prolissa e particolareggiata, soprattutto per quel che riguarda le scene violente: vedi lo scorticamento vivo, vedi la morte di Ralph...e forse ha ecceduto un po' anche con la descrizione delle varie scene di sesso, ma...nell' insieme li definirei comunque dei capolavori.
mercoledì 25 giugno 2008
Occhi da cerbiatta
L'eyeliner in stile anni Sessanta è tornato protagonista del make-up. Ecco alcuni consigli sui prodotti da scegliere.
Evoca il ricordo di miti del passato, di occhi ammalianti e sguardi da gatta: l'eyeliner è stato il protagonista del make-up per un intero decennio, gli anni Sessanta. È tornato in questi tempi per ridare alle ragazze quello sguardo magnetico di dive come Brigitte Bardot e Sophia Loren, ma anche per sorprendere con lampi di colore e dare intensità allo sguardo. In casa Deborah sono nati tre tipi di eyeliner, da scegliere in base alle proprie esigenze: Ultra Lyner, eyeliner liquido con punta feltro, ultra-veloce, facile, preciso e ipoallergenico; Eyeliner Precisione con pennello, il cui speciale applicatore garantisce un tratto perfettamente delineato. L'innovativa formulazione è caratterizzata da proprietà emollienti e decongestionanti. E infine Eyeliner Precisione Waterproof, con applicatore che garantisce un tratto perfettamente delineato. Collistar propone Eye Liner Professionale che, grazie al finissimo pennellino in setole, permette di sottolineare con estrema precisione il contorno degli occhi con un tratto perfetto e armonioso. Disponibile in versione waterproof, ma soprattutto in una vasta gamma di colori, è Eye Liner Tecnico, frutto della più avanzata tecnologia, garantisce un trucco di estrema precisione e di lunga durata. La punta affusolata del pennarello in morbido lattice lo rende estremamente scorrevole e consente di modulare a piacere l'intensità e lo spessore del tratto. L'esclusiva composizione, ricca di gomme naturali ad alto potere emolliente, assicura la massima delicatezza. Ideali per il make-up colorato ed estivo, le versione in marrone, viola, verde, rame, glitter. In casa Chanel nasce Ecriture de Chanel stilo eye-liner, con formula all'interno di una cartuccia ermetica, per mantenerne la freschezza. La formula fluida permette un tratto preciso ed estremamente leggero. Una tenuta impeccabile, una formula senza sbavature dopo l'applicazione, nel rispetto della fragile zona del contorno occhi. Disponibile in 4 vibranti tonalità: Noir/Black, Brun/Brown, Marine/Navy e Cuivre/Copper. Per le serate in cui volete brillare, ecco L.U.C.I. Traceur Design di Lancome, un eye-liner con riflessi perla e lilla, creato da Gucci Westman che, grazie alla nuova tecnologia L.U.C.I. delinea con un tratto ipnotico lo sguardo. Traceur design L.U.C.I. si trasforma al contatto con la pelle diventando un velo di trasparenti luci colorate, che si diffonde in una miriade di tonalità. Per sottolineare lo sguardo con un lampo di luce.
Fonte: msn Donne
Evoca il ricordo di miti del passato, di occhi ammalianti e sguardi da gatta: l'eyeliner è stato il protagonista del make-up per un intero decennio, gli anni Sessanta. È tornato in questi tempi per ridare alle ragazze quello sguardo magnetico di dive come Brigitte Bardot e Sophia Loren, ma anche per sorprendere con lampi di colore e dare intensità allo sguardo. In casa Deborah sono nati tre tipi di eyeliner, da scegliere in base alle proprie esigenze: Ultra Lyner, eyeliner liquido con punta feltro, ultra-veloce, facile, preciso e ipoallergenico; Eyeliner Precisione con pennello, il cui speciale applicatore garantisce un tratto perfettamente delineato. L'innovativa formulazione è caratterizzata da proprietà emollienti e decongestionanti. E infine Eyeliner Precisione Waterproof, con applicatore che garantisce un tratto perfettamente delineato. Collistar propone Eye Liner Professionale che, grazie al finissimo pennellino in setole, permette di sottolineare con estrema precisione il contorno degli occhi con un tratto perfetto e armonioso. Disponibile in versione waterproof, ma soprattutto in una vasta gamma di colori, è Eye Liner Tecnico, frutto della più avanzata tecnologia, garantisce un trucco di estrema precisione e di lunga durata. La punta affusolata del pennarello in morbido lattice lo rende estremamente scorrevole e consente di modulare a piacere l'intensità e lo spessore del tratto. L'esclusiva composizione, ricca di gomme naturali ad alto potere emolliente, assicura la massima delicatezza. Ideali per il make-up colorato ed estivo, le versione in marrone, viola, verde, rame, glitter. In casa Chanel nasce Ecriture de Chanel stilo eye-liner, con formula all'interno di una cartuccia ermetica, per mantenerne la freschezza. La formula fluida permette un tratto preciso ed estremamente leggero. Una tenuta impeccabile, una formula senza sbavature dopo l'applicazione, nel rispetto della fragile zona del contorno occhi. Disponibile in 4 vibranti tonalità: Noir/Black, Brun/Brown, Marine/Navy e Cuivre/Copper. Per le serate in cui volete brillare, ecco L.U.C.I. Traceur Design di Lancome, un eye-liner con riflessi perla e lilla, creato da Gucci Westman che, grazie alla nuova tecnologia L.U.C.I. delinea con un tratto ipnotico lo sguardo. Traceur design L.U.C.I. si trasforma al contatto con la pelle diventando un velo di trasparenti luci colorate, che si diffonde in una miriade di tonalità. Per sottolineare lo sguardo con un lampo di luce.
Fonte: msn Donne
Ho sempre usato l'eyeliner, anche quando non era molto in voga...eyeliner e mascara sono le cose a cui difficilmente rinuncerei!
martedì 24 giugno 2008
Vanoni e Mina,insieme per un duetto
Le due grandi 'signore' della musica italiana per la prima volta insieme. E non è uno scherzo. Ornella Vanoni ha chiamato Mina e le ha chiesto di duettare. "Abbiamo deciso di non incidere un pezzo classico, - spiega la Vanoni a La Repubblica - né mio, né suo, ma di cercare un pezzo inedito che piaccia a tutte e due. Abbiamo alcuni pezzi che potrebbero andar bene". Massimilano Pani, figlio e produttore di Mina, ha confermato il progetto.
E scherzando la Vanoni ha aggiunto: "E' vero che c'è l'idea di incidere una canzone con la Mina, e se ci riusciamo dobbiamo farla lunga, almeno dieci minuti, così ne è valsa la pena, dopo tanto tempo". Il duetto sarà inserito nel prossimo disco di Ornella dal titolo ancora top secret che vede la collaborazione di altri illustri colleghi. Un modo "per festeggiare tutti questi anni di carriera". Tra i nomi che parteciperanno al disco "c´è Paoli, per forza di cose, e non potrebbe essere altrimenti. - anticipa la cantante - Ma anche Gianni Morandi, Lucio Dalla, con cui ho già inciso Senza fine, Fiorella Mannoia. Questi sono quelli già realizzati, grazie a Celso Valli che sta curando la produzione del progetto. Ma siamo già pronti con le basi per incidere i duetti con Jovanotti, Irene Grandi, Carmen Consoli, Claudio Baglioni, e poi chissà".
L'artista è reduce da una serata-evento a Catania organizzata da Carmen Consoli "Terra ca nun senti", l’omaggio all'artista siciliana Rosa Balistreri. Sul palco con la Vanoni si sono alternate Paola Turci, Tosca, Marina Rei e Giorgia.
E scherzando la Vanoni ha aggiunto: "E' vero che c'è l'idea di incidere una canzone con la Mina, e se ci riusciamo dobbiamo farla lunga, almeno dieci minuti, così ne è valsa la pena, dopo tanto tempo". Il duetto sarà inserito nel prossimo disco di Ornella dal titolo ancora top secret che vede la collaborazione di altri illustri colleghi. Un modo "per festeggiare tutti questi anni di carriera". Tra i nomi che parteciperanno al disco "c´è Paoli, per forza di cose, e non potrebbe essere altrimenti. - anticipa la cantante - Ma anche Gianni Morandi, Lucio Dalla, con cui ho già inciso Senza fine, Fiorella Mannoia. Questi sono quelli già realizzati, grazie a Celso Valli che sta curando la produzione del progetto. Ma siamo già pronti con le basi per incidere i duetti con Jovanotti, Irene Grandi, Carmen Consoli, Claudio Baglioni, e poi chissà".
L'artista è reduce da una serata-evento a Catania organizzata da Carmen Consoli "Terra ca nun senti", l’omaggio all'artista siciliana Rosa Balistreri. Sul palco con la Vanoni si sono alternate Paola Turci, Tosca, Marina Rei e Giorgia.
Fonte: Tgcom
Modalità macro!
Premetto che sono quasi una capra in materia fotografica, anzi: senza quasi, però guardando una foto a volte riesco a capire se è stata fatta in modalità macro.
Beh...questa "conoscenza" mi è stata utile per levare dall'empasse una collega dalla collera del nostro capo.
Uno dei nostri clienti più importanti, ci ha commissionato un ordine, quindi prima di procedere alla produzione, abbiamo realizzato un prototipo da far visionare per farlo approvare, oppure eventualmente apportare le modifiche necessarie.
La mia collega si è occupata di inviare il prototipo al corrispondente che abbiamo all'estero, il quale ha presentato il progetto al cliente.
Il mattino dopo è successo il finimondo!!!
Il nostro corrispondente ha inviato delle foto al nostro titolare, senza dire nulla a noi...questi in panico ha fatto un mega cazziatone alla mia povera collega, che è scoppiata in lacrime, mortificata per non essersi accorta di alcune macchie all'interno del prodotto inviato, che a guardare le foto era impossibile non aver notato.
Le chiedo se posso vedere queste macchie...giusto per capire come mai non ce ne fossimo accorti...guardo le foto...rimango allibita: è impossibile che abbiamo inviato dei prototipi del genere! Infatti, all'improvviso mi si accende la lampadina di archimede pitagorico e tranquillizzo la mia collega facendole notare il trucco.
Così mi precipito come una furia nell'ufficio del capo, facendogli notare la "bravata" del suo corrispondente, ma non contenta lo cazzio per essersi permesso di urlare in quel modo con la mia collega, dicendogli senza giri di parole che anche se è il titolare, non ha nessun diritto di trattare la gente in quel modo e...comunque essendoci un corrispondente all'estero, si presume che anche questi controlli la merce prima di presentarla al cliente; e in ogni caso non era necessario infierire così sulla povera collega per salvare la sua faccia di bronzo! per cui ho suggerito al capo di fare una bella lavata di testa a chi di dovere e di scusarsi entrambi con la sventurata dipendente.
E così è stato! Dopo aver fatto una sonora cazzìata al corrispondente (con mia immensa soddisfazione!) si è poi scusato anche con la mia collega, anzi...mi ha persino ringraziata per avergli tenuto testa e per aver tenuto le parti della collega!
Morale della storia? mai fidarsi delle apparenze!!! ;-)
lunedì 23 giugno 2008
Spagna batte Italia 4-2
Che partita deludente!!!
Mi chiedo cosa girasse in testa a Donadoni oltre la ruota dei criceti a tutta velocità!!!
Io non me ne intendo granché di schemi tecnico-tattici (per dirla alla Capello), ma non credo che ci volesse la sfera di cristallo per indovinare che Luca Toni non avrebbe imbroccato un goal nemmeno stasera!
Io sarò di parte (essendo juventina), ma la classe, la fantasia e il senso del goal che ha Del Piero, Toni se le sogna; quest'ultimo per quel poco che ho visto era sempre in ritardo (e non parlo solo di questa inguardabile prestazione) e spesso sbilanciato nel tiro, ma dico io: il CT l'ha guardata la partita???
Non riesco a capire perché si sia ostinato a lasciare dentro questo fenomeno fino alla fine: forse perché secondo Donadoni nella partita contro la Francia, il rigore e l'espulsione che si è procurato Toni valevano una come doppietta: il problema è che la doppietta non c'è stata!!!
E ancora mi chiedo: secondo quale complesso e contorto pensiero ha pensato bene di disporre i rigoristi? Perché non ha fatto tirare Del Piero tra i primi???
Per l'amor del cielo, errare è umano, ma sbagliare due rigori in una partita del genere mi sembra eccessivo, soprattutto avendo degli ottimini "tiratori"!
Forse questo il Ct se l'era scordato e la sua amnesia ci è costata l'eliminazione agli Europei!!!
I rigori che avevano regalato all'Italia la gioia del Mondiale nella notte di Berlino dopo anni di delusioni (Italia '90, Usa 94', Francia 98') tornano ad essere un incubo per gli Azzurri, che a Vienna vengono eliminati dal dischetto ai quarti contro la Spagna (4-2, errori decisivi di De Rossi e Di Natale) al termine di una partita tesa, emozionante e giocata sul filo dell'equilibrio, in cui in tutta onestà sono state però le Furie Rosse a tenere in mano costantemente le redini del gioco.
All'Ernst Happel Stadion in palio c'è la semifinale dell'Europeo, dove ad attendere c'è la sorprendente Russia di Guus Hiddink. Che la posta in gioco sia altissima lo si capisce subito, con le due squadre che nel primo quarto d'ora si studiano senza affondare: Casillas deve intervenire allora solo in uscita su una punizione scodellata al centro da De Rossi, Buffon invece su un tiro dal limite di David Silva, deviato e diventato innocuo. Sono comunque gli spagnoli a fare il gioco, con la classica fitta rete di passaggi a centrocampo tra i vari Iniesta, Xavi e Senna, che però non riescono quasi mai a servire in profondità la coppia spettacolo Fernando Torres-David Villa. Gli Azzurri infatti tengono benissimo il campo, grazie ad un centrocampo equilibrato in cui Aquilani, De Rossi e Ambrosini fanno bene la diga davanti alla difesa e a un Cassano che si prende le sue responsabilità facendosi consegnare ad ogni ripartenza il pallone dai compagni.
La prima vera occasione da gol arriva così al 19', quando su un cross dalla sinistra di Ambrosini, Perrotta trova benissimo il tempo del colpo di testa, ma non riesce ad indirizzare il pallone nell'angolino consentendo a Casillas una facile parata. La Spagna comunque non si scompone e scampato il pericolo riprende a macinare il solito gioco, sfondando più a sinistra, dove Capdevila spinge molto, che non a destra. Ma è da metà primo tempo che le Furie Rosse cambiano ritmo e cominciano a creare occasioni con una certa continuità, anche se solo con conclusioni da fuori sulle quali Buffon è sempre attento. Ci provano David Villa su punizione, David Silva e Xavi, poi è però sulla testa di Luca Toni la palla gol più ghiotta per sbloccare il risultato dopo una bella iniziativa di Cassano, ma con un po' di fortuna Marchena salva i suoi. Dall'altra parte Fernando Torres, un po' in ombra, entra in partita con uno splendido dribbling seguito da un tiro ribattuto dalla difesa italiana proprio all'ultimo, mentre David Silva difetta ancora nella mira dal limite. L'esterno del Valencia è però una spina nel fianco, svaria su tutto il fronte d'attacco e una volta a sinistra e l'altra a destra regala belle giocate, come quando nel finale della prima frazione salta netto Grosso che lo atterra: il fallo è fuori area per questione di centimetri, ma Fandel lascia correre scatenando l'ira di Aragones, che come in avvio per un contatto David Villa-Ambrosini chiedeva invece il rigore.
L'Italia insomma soffre molto e come nel primo tempo anche ad inizio ripresa è la Spagna a spingere con più continuità. Se gli Azzurri restano in piedi tornati dall'intervallo è così soprattutto per merito di uno straordinario Chiellini, tra i migliori in campo, impeccabile in chiusura, che in almeno quattro occasioni salva sulle incursioni di David Villa, Fernando Torres, David Silva e Capdevila. Servono forze fresche e Donadoni sceglie Camoranesi per Perrotta, mentre Aragones replica con Fabregas e Cazorla per Iniesta e Xavi, rivoluzionando così il centrocampo senza tuttavia perdere qualità. E' questa la forza delle Furie Rosse, che seppur senza chiamare quasi mai in causa Buffon danno l'impressione di poter passare.
E' però l'Italia, attenta dietro e concreta in mezzo, ad avere ancora la miglior occasione con Camoranesi, che sfrutta il lavoro sporco in area di un volenteroso ma impacciato Toni, sfiorando in mischia il gol ma trovando sulla propria strada uno strepitoso Casillas. Gli Azzurri col passare del tempo prendono un po' di coraggio e ancora Toni di testa non riesce ad indirizzare bene un bel cross di Zambrotta, mentre dall'altra parte gli spagnoli tirano un po' il fiato. Entra anche Di Natale al posto di un comunque prezioso Cassano, mentre Aragones toglie El Niño Torres per dare spazio al pichichi Guiza, ma dopo un periodo favorevole, l'undici di Donadoni torna ad abbassare troppo il baricentro lasciando anche nel finale dei tempi regolamentari l'iniziativa agli avversari. Senna prima ci prova su punizione, Buffon respinge coi pugni, poi con una velenosa bordata dai 25 metri, Buffon questa volta si lascia scappare il pallone ma viene aiutato dalla dea bendata, che fa finire la sfera lentamente sul palo. Sempre Toni si batte come un leone, fin troppo generosamente quando toglie cercando un'improbabile acrobazia la palla dai piedi di Grosso, dall'altra parte è invece il nuovo entrato Guiza a provare la furbata stoppando chiaramente col braccio prima di girare in porta, ma Fandel vede tutto (buona nel complesso la direzione di gara del tedesco).
Il risultato comunque non si sblocca, nemmeno nei tre minuti di recupero, e si va allora ai supplementari. E' sempre una sofferenza per gli Azzurri, che rischiano di cadere sull'ennesima conclusione di David Silva, la "Furia più rossa di tutte", ma che poco dopo rispondono con un colpo di testa di Di Natale, il più piccolo in campo che anticipa Puyol e chiama un prodigioso Casillas all'intervento. Nel secondo extra-time c'è spazio anche per l'ultima sostituzione con Del Piero che prende il posto di Aquilani, ma ormai si va avanti per inerzia, sul filo di una tensione che cresce di minuto in minuto con l'avvicinarsi dei rigori. L'ultima chance è per Cazorla, diagonale fuori.
Si decide tutto dal dischetto. David Villa non sbaglia, nemmeno Grosso, poi segna Cazorla, mentre De Rossi si fa parare il penalty da Casillas. Siamo sotto e Senna è perfetto, Camoranesi ci tiene a galla e poi Buffon ipnotizza Guiza. Anche Di Natale però sbaglia, mentre Fabregas è infallibile nel rigore decisivo e manda avanti la Spagna. Gli Azzurri tornano a casa. L'Europeo dell'Italia finisce a undici metri dalla semifinale. Comincia invece il tormentone sul futuro di Donadoni con Abete che ha già annunciato: "Tutti insieme ora rifletteremo". Lippi aspetta.
Fonte: msn sports
Mi chiedo cosa girasse in testa a Donadoni oltre la ruota dei criceti a tutta velocità!!!
Io non me ne intendo granché di schemi tecnico-tattici (per dirla alla Capello), ma non credo che ci volesse la sfera di cristallo per indovinare che Luca Toni non avrebbe imbroccato un goal nemmeno stasera!
Io sarò di parte (essendo juventina), ma la classe, la fantasia e il senso del goal che ha Del Piero, Toni se le sogna; quest'ultimo per quel poco che ho visto era sempre in ritardo (e non parlo solo di questa inguardabile prestazione) e spesso sbilanciato nel tiro, ma dico io: il CT l'ha guardata la partita???
Non riesco a capire perché si sia ostinato a lasciare dentro questo fenomeno fino alla fine: forse perché secondo Donadoni nella partita contro la Francia, il rigore e l'espulsione che si è procurato Toni valevano una come doppietta: il problema è che la doppietta non c'è stata!!!
E ancora mi chiedo: secondo quale complesso e contorto pensiero ha pensato bene di disporre i rigoristi? Perché non ha fatto tirare Del Piero tra i primi???
Per l'amor del cielo, errare è umano, ma sbagliare due rigori in una partita del genere mi sembra eccessivo, soprattutto avendo degli ottimini "tiratori"!
Forse questo il Ct se l'era scordato e la sua amnesia ci è costata l'eliminazione agli Europei!!!
I rigori che avevano regalato all'Italia la gioia del Mondiale nella notte di Berlino dopo anni di delusioni (Italia '90, Usa 94', Francia 98') tornano ad essere un incubo per gli Azzurri, che a Vienna vengono eliminati dal dischetto ai quarti contro la Spagna (4-2, errori decisivi di De Rossi e Di Natale) al termine di una partita tesa, emozionante e giocata sul filo dell'equilibrio, in cui in tutta onestà sono state però le Furie Rosse a tenere in mano costantemente le redini del gioco.
All'Ernst Happel Stadion in palio c'è la semifinale dell'Europeo, dove ad attendere c'è la sorprendente Russia di Guus Hiddink. Che la posta in gioco sia altissima lo si capisce subito, con le due squadre che nel primo quarto d'ora si studiano senza affondare: Casillas deve intervenire allora solo in uscita su una punizione scodellata al centro da De Rossi, Buffon invece su un tiro dal limite di David Silva, deviato e diventato innocuo. Sono comunque gli spagnoli a fare il gioco, con la classica fitta rete di passaggi a centrocampo tra i vari Iniesta, Xavi e Senna, che però non riescono quasi mai a servire in profondità la coppia spettacolo Fernando Torres-David Villa. Gli Azzurri infatti tengono benissimo il campo, grazie ad un centrocampo equilibrato in cui Aquilani, De Rossi e Ambrosini fanno bene la diga davanti alla difesa e a un Cassano che si prende le sue responsabilità facendosi consegnare ad ogni ripartenza il pallone dai compagni.
La prima vera occasione da gol arriva così al 19', quando su un cross dalla sinistra di Ambrosini, Perrotta trova benissimo il tempo del colpo di testa, ma non riesce ad indirizzare il pallone nell'angolino consentendo a Casillas una facile parata. La Spagna comunque non si scompone e scampato il pericolo riprende a macinare il solito gioco, sfondando più a sinistra, dove Capdevila spinge molto, che non a destra. Ma è da metà primo tempo che le Furie Rosse cambiano ritmo e cominciano a creare occasioni con una certa continuità, anche se solo con conclusioni da fuori sulle quali Buffon è sempre attento. Ci provano David Villa su punizione, David Silva e Xavi, poi è però sulla testa di Luca Toni la palla gol più ghiotta per sbloccare il risultato dopo una bella iniziativa di Cassano, ma con un po' di fortuna Marchena salva i suoi. Dall'altra parte Fernando Torres, un po' in ombra, entra in partita con uno splendido dribbling seguito da un tiro ribattuto dalla difesa italiana proprio all'ultimo, mentre David Silva difetta ancora nella mira dal limite. L'esterno del Valencia è però una spina nel fianco, svaria su tutto il fronte d'attacco e una volta a sinistra e l'altra a destra regala belle giocate, come quando nel finale della prima frazione salta netto Grosso che lo atterra: il fallo è fuori area per questione di centimetri, ma Fandel lascia correre scatenando l'ira di Aragones, che come in avvio per un contatto David Villa-Ambrosini chiedeva invece il rigore.
L'Italia insomma soffre molto e come nel primo tempo anche ad inizio ripresa è la Spagna a spingere con più continuità. Se gli Azzurri restano in piedi tornati dall'intervallo è così soprattutto per merito di uno straordinario Chiellini, tra i migliori in campo, impeccabile in chiusura, che in almeno quattro occasioni salva sulle incursioni di David Villa, Fernando Torres, David Silva e Capdevila. Servono forze fresche e Donadoni sceglie Camoranesi per Perrotta, mentre Aragones replica con Fabregas e Cazorla per Iniesta e Xavi, rivoluzionando così il centrocampo senza tuttavia perdere qualità. E' questa la forza delle Furie Rosse, che seppur senza chiamare quasi mai in causa Buffon danno l'impressione di poter passare.
E' però l'Italia, attenta dietro e concreta in mezzo, ad avere ancora la miglior occasione con Camoranesi, che sfrutta il lavoro sporco in area di un volenteroso ma impacciato Toni, sfiorando in mischia il gol ma trovando sulla propria strada uno strepitoso Casillas. Gli Azzurri col passare del tempo prendono un po' di coraggio e ancora Toni di testa non riesce ad indirizzare bene un bel cross di Zambrotta, mentre dall'altra parte gli spagnoli tirano un po' il fiato. Entra anche Di Natale al posto di un comunque prezioso Cassano, mentre Aragones toglie El Niño Torres per dare spazio al pichichi Guiza, ma dopo un periodo favorevole, l'undici di Donadoni torna ad abbassare troppo il baricentro lasciando anche nel finale dei tempi regolamentari l'iniziativa agli avversari. Senna prima ci prova su punizione, Buffon respinge coi pugni, poi con una velenosa bordata dai 25 metri, Buffon questa volta si lascia scappare il pallone ma viene aiutato dalla dea bendata, che fa finire la sfera lentamente sul palo. Sempre Toni si batte come un leone, fin troppo generosamente quando toglie cercando un'improbabile acrobazia la palla dai piedi di Grosso, dall'altra parte è invece il nuovo entrato Guiza a provare la furbata stoppando chiaramente col braccio prima di girare in porta, ma Fandel vede tutto (buona nel complesso la direzione di gara del tedesco).
Il risultato comunque non si sblocca, nemmeno nei tre minuti di recupero, e si va allora ai supplementari. E' sempre una sofferenza per gli Azzurri, che rischiano di cadere sull'ennesima conclusione di David Silva, la "Furia più rossa di tutte", ma che poco dopo rispondono con un colpo di testa di Di Natale, il più piccolo in campo che anticipa Puyol e chiama un prodigioso Casillas all'intervento. Nel secondo extra-time c'è spazio anche per l'ultima sostituzione con Del Piero che prende il posto di Aquilani, ma ormai si va avanti per inerzia, sul filo di una tensione che cresce di minuto in minuto con l'avvicinarsi dei rigori. L'ultima chance è per Cazorla, diagonale fuori.
Si decide tutto dal dischetto. David Villa non sbaglia, nemmeno Grosso, poi segna Cazorla, mentre De Rossi si fa parare il penalty da Casillas. Siamo sotto e Senna è perfetto, Camoranesi ci tiene a galla e poi Buffon ipnotizza Guiza. Anche Di Natale però sbaglia, mentre Fabregas è infallibile nel rigore decisivo e manda avanti la Spagna. Gli Azzurri tornano a casa. L'Europeo dell'Italia finisce a undici metri dalla semifinale. Comincia invece il tormentone sul futuro di Donadoni con Abete che ha già annunciato: "Tutti insieme ora rifletteremo". Lippi aspetta.
Fonte: msn sports
sabato 21 giugno 2008
Un posto nel mondo
Non so perché, ma fino ad oggi (nonostante i pareri positivi di amici) non mi aveva mai ispirato questo libro. Forse è a causa di quel semplice mappamondo...non saprei, so solo che ero piuttosto restìa persino a prenderlo tra le mani.
Oggi mentre stavo facendo un giretto tra i vari negozi del Fiordaliso, mi è venuta la curiosità di leggere la trama di "un posto nel mondo".
Prendendo in mano il libro, mi ha colpito subito la frase che c'è in copertina "Voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l'alto", ecco già solo leggendola, il suddetto libro mi ha subito conquistata. Leggendo la trama, ha finito di convincermi, ed eccomi tornare a casa con "Un posto nel mondo".
Prendendo in mano il libro, mi ha colpito subito la frase che c'è in copertina "Voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l'alto", ecco già solo leggendola, il suddetto libro mi ha subito conquistata. Leggendo la trama, ha finito di convincermi, ed eccomi tornare a casa con "Un posto nel mondo".
Credo che stasera mi dedicherò alla lettura!
Euro 2008, gli spagnoli si affidano a un Santo virtuale…e intanto litigano
In attesa della sfida di domenica tra Spagna e Italia valevole per l’accesso alle semifinali di Euro 2008, i tifosi spagnoli si affidano ad un Santo online. Non temono il gioco della squadra azzurra, bensì la cattiva sorte e la maledizione dei quarti di finale. E allora cosa fanno? Ricorrono ad ogni tipo scongiuro, creando un Santo ad hoc: San Cuartos (il Santo Quarto).
Entrando nel sito appare subito l’immagine del santo patrono dei quarti di finale, vestito con una mantellina ovviamente giallorossa e con un’aureola di palloni in testa. “Caro San Cuartos, questa volta non ci dimentichiamo di te…questa volta ti dedicheremo candele sufficienti per superare finalmente i quarti e mettere fine alla maledizione. Amen!”, è la preghiera che ogni tifoso fa entrando nel sito, prima di accendere il cero virtuale. “San Cuartos pasaremos” recita il santino nell’ homepage. Nello stesso sito appaiono poi “10 buoni motivi per la vendetta” e per battere l’Italia di Donadoni. Una speciale litania da recitare prima di accendere la candela, “perché Villa-Villa-meraviglia vendicherà Luis Enrique da Tassotti, il macellaio del Milan, perché inondano le nostre spiagge con il loro look rozzo da terroni per portarci via le ragazze, perché la Spagna non vince da 88 anni contro l’Italia”, e così via.
Ma la tensione non sale solo per i tifosi, si avverte anche nel ritiro spagnolo. A due giorni dall’attesa sfida con gli azzurri, i favoriti dell’Europeo sono già nervosi. Il segnale è venuto dalla lite durante una seduta di allenamento tra Luis Aragones e Sergio Ramos. Una discussione vivace scoppiata per via delle dichiarazioni del tecnico delle “furie rosse” sul comportamento fuori dal campo del difensore del Real Madrid. “Ramos è un grande calciatore, ma a volte, fuori dal campo fa cose che non dovrebbe fare”. Il riferimento è ad alcune foto che ritraggono il giocatore in discoteca durante uno dei giorni di riposo. Queste parole, però, non sono state gradite da Ramos che, durante un colloquio tra Aragones e la squadra, ha iniziato a sbracciarsi e a discutere animatamente con il tecnico. Questo episodio ha poi compromesso la seduta di allenamento che si è svolta in un clima di tensione.
A questo punto bisogna vedere se questo nervosismo influenzerà negativamente la nazionale spagnola o viceversa darà la carica ai ragazzi di Aragones. E l’Italia, invece, cosa farà? A quale Santo ci dovremmo affidare per sperare in un gol di Toni?
Cliccate qui sotto per vedere la "preghiera dei tifosi sapgnoli! :-)
http://www.sancuartos.com/
Entrando nel sito appare subito l’immagine del santo patrono dei quarti di finale, vestito con una mantellina ovviamente giallorossa e con un’aureola di palloni in testa. “Caro San Cuartos, questa volta non ci dimentichiamo di te…questa volta ti dedicheremo candele sufficienti per superare finalmente i quarti e mettere fine alla maledizione. Amen!”, è la preghiera che ogni tifoso fa entrando nel sito, prima di accendere il cero virtuale. “San Cuartos pasaremos” recita il santino nell’ homepage. Nello stesso sito appaiono poi “10 buoni motivi per la vendetta” e per battere l’Italia di Donadoni. Una speciale litania da recitare prima di accendere la candela, “perché Villa-Villa-meraviglia vendicherà Luis Enrique da Tassotti, il macellaio del Milan, perché inondano le nostre spiagge con il loro look rozzo da terroni per portarci via le ragazze, perché la Spagna non vince da 88 anni contro l’Italia”, e così via.
Ma la tensione non sale solo per i tifosi, si avverte anche nel ritiro spagnolo. A due giorni dall’attesa sfida con gli azzurri, i favoriti dell’Europeo sono già nervosi. Il segnale è venuto dalla lite durante una seduta di allenamento tra Luis Aragones e Sergio Ramos. Una discussione vivace scoppiata per via delle dichiarazioni del tecnico delle “furie rosse” sul comportamento fuori dal campo del difensore del Real Madrid. “Ramos è un grande calciatore, ma a volte, fuori dal campo fa cose che non dovrebbe fare”. Il riferimento è ad alcune foto che ritraggono il giocatore in discoteca durante uno dei giorni di riposo. Queste parole, però, non sono state gradite da Ramos che, durante un colloquio tra Aragones e la squadra, ha iniziato a sbracciarsi e a discutere animatamente con il tecnico. Questo episodio ha poi compromesso la seduta di allenamento che si è svolta in un clima di tensione.
A questo punto bisogna vedere se questo nervosismo influenzerà negativamente la nazionale spagnola o viceversa darà la carica ai ragazzi di Aragones. E l’Italia, invece, cosa farà? A quale Santo ci dovremmo affidare per sperare in un gol di Toni?
Cliccate qui sotto per vedere la "preghiera dei tifosi sapgnoli! :-)
http://www.sancuartos.com/
Fonte: Tgcom
venerdì 20 giugno 2008
Maturità: Gelmini, scuse agli studenti
E' proprio vero che ormai tutte le cose vengono affrontate con troppa superficialità...
ROMA - "E' necessario chiedere scusa agli studenti" lo ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini riferendosi agli errori riscontrati nelle tracce proposte per le prove scritte degli esami di maturità in corso. "Quanto è accaduto nella prova di italiano di ieri e anche in altre prove nella giornata di oggi - ha osservato il ministro - non è scusabile ed è inaccettabile".
Ieri intanto secondo giro di boa, con le seconde prove scritte, specifiche per ogni indirizzo. La maratona si chiudera' lunedi' con il cosiddetto 'quizzone', poi gli orali.
di Tiziana Caroselli
Anche ieri il tam tam telematico ha funzionato. Le indiscrezioni che indicavano un brano di Luciano (dal "Codice etico dello storico") per la versione di greco sono state confermate così come alcune tracce di matematica allo scientifico. Alle 12.30, come da copione, il ministero ha diffuso i testi ufficiali delle prove scritte per i 912 indirizzi di studio delle scuole superiori.
E, non bastasse la bagarre scatenatasi sul "caso" Montale, anche oggi i siti si sono messi a "fare le pulci" alle "carte" del ministero scovando diversi "errori": più d'uno in un testo in lingua inglese proposto al tecnico turistico, come segnala il sito Corriere.it, che ha affidato la "correzione" della traccia, presa da internet, a Jean Woodhouse, esperta madrelingua inglese, tra l'altro insegnante privata di Piersilvio e Marina Berlusconi. Ma, soprattutto, è stata segnalata una "magagna" nella versione di greco: secondo il sito 'Parma.ok' nella traccia inviata dal ministero mancava una piccola parte della versione, essenziale però, per la traduzione completa del testo.
Un "taglio"ritenuto, invece, "ininfluente" dal grecista Luciano Canfora: "Non è una cosa proprio bella, ma nemmeno così disdicevole: è usuale nella scuola far tagli per abbreviare i testi da far tradurre agli studenti. L'importante è che il taglio non alteri il senso o renda difficile capirlo per riuscire a tradurlo correttamente. Ma non mi pare questo il caso". Pareri diversi nel liceo Romagnosi di Parma dove è stato sollevato il caso: "Qualche studente è subito andato dai commissari per dire che qualcosa non lo convinceva in quel testo - ha spiegato la preside Gabriella Manelli - abbiamo verificato e ci siamo accorti che nella versione mancava una parola, una piccola assenza, ma che modificava il senso della traduzione. A quel punto non abbiamo fatto altro che aggiungere il testo mancante e la prova si è svolta regolarmente senza problemi". Una versione in ogni caso, piuttosto difficile, a detta dei ragazzi che hanno, invece, espresso pareri molto diversi sulla prova di matematica per lo scientifico, "davvero ostica" per alcuni, "abbordabile" per altri. Naturalmente, come da rituale, anche stavolta i siti hanno fatto a gara per anticipare tutto l'anticipabile.
Ma la Polizia Postale, impegnata come ogni anno nella vigilanza sul web, ha assicurato che non c'é stata alcuna fuga di notizie. Bufale e goliardia in rete sicuramente si, ma gli aspiranti hacker non sono riusciti penetrare il collaudato sistema del ministero. E pure la prova di matematica su una presunta pagina intestata del ministero della Pubblica Istruzione messa in rete da un sito si é rivelata un "bluff". Ad Agrigento una possibile "truffa" è stata sventata sul nascere dalla Gdf che ha sequestrato materiale e identificato numerose persone che stazionavano nei pressi di un istituto tecnico commerciale e che si adoperavano a svolgere le prove d'esame con il probabile intento di farle pervenire ai maturandi. Intanto, il "caso" Montale ha avuto oggi una "coda", non del tutto indolore. Il ministro Gelmini ha cambiato i vertici del team di esperti scegli-tracce e il Codacons ha annunciato battaglia invitando il ministro a emanare, per evitare guai, una direttiva che assegni il voto massimo alla prima prova scritta in favore di quegli studenti che hanno svolto il tema su Montale, indipendentemente da come questo sia stato svolto. Ma la maratona non è finita, lunedì si tornerà in classe per il terzo e ultimo scritto, il cosiddetto "quizzone", in attesa dell'inizio degli orali.
ROMA - "E' necessario chiedere scusa agli studenti" lo ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini riferendosi agli errori riscontrati nelle tracce proposte per le prove scritte degli esami di maturità in corso. "Quanto è accaduto nella prova di italiano di ieri e anche in altre prove nella giornata di oggi - ha osservato il ministro - non è scusabile ed è inaccettabile".
Ieri intanto secondo giro di boa, con le seconde prove scritte, specifiche per ogni indirizzo. La maratona si chiudera' lunedi' con il cosiddetto 'quizzone', poi gli orali.
di Tiziana Caroselli
Anche ieri il tam tam telematico ha funzionato. Le indiscrezioni che indicavano un brano di Luciano (dal "Codice etico dello storico") per la versione di greco sono state confermate così come alcune tracce di matematica allo scientifico. Alle 12.30, come da copione, il ministero ha diffuso i testi ufficiali delle prove scritte per i 912 indirizzi di studio delle scuole superiori.
E, non bastasse la bagarre scatenatasi sul "caso" Montale, anche oggi i siti si sono messi a "fare le pulci" alle "carte" del ministero scovando diversi "errori": più d'uno in un testo in lingua inglese proposto al tecnico turistico, come segnala il sito Corriere.it, che ha affidato la "correzione" della traccia, presa da internet, a Jean Woodhouse, esperta madrelingua inglese, tra l'altro insegnante privata di Piersilvio e Marina Berlusconi. Ma, soprattutto, è stata segnalata una "magagna" nella versione di greco: secondo il sito 'Parma.ok' nella traccia inviata dal ministero mancava una piccola parte della versione, essenziale però, per la traduzione completa del testo.
Un "taglio"ritenuto, invece, "ininfluente" dal grecista Luciano Canfora: "Non è una cosa proprio bella, ma nemmeno così disdicevole: è usuale nella scuola far tagli per abbreviare i testi da far tradurre agli studenti. L'importante è che il taglio non alteri il senso o renda difficile capirlo per riuscire a tradurlo correttamente. Ma non mi pare questo il caso". Pareri diversi nel liceo Romagnosi di Parma dove è stato sollevato il caso: "Qualche studente è subito andato dai commissari per dire che qualcosa non lo convinceva in quel testo - ha spiegato la preside Gabriella Manelli - abbiamo verificato e ci siamo accorti che nella versione mancava una parola, una piccola assenza, ma che modificava il senso della traduzione. A quel punto non abbiamo fatto altro che aggiungere il testo mancante e la prova si è svolta regolarmente senza problemi". Una versione in ogni caso, piuttosto difficile, a detta dei ragazzi che hanno, invece, espresso pareri molto diversi sulla prova di matematica per lo scientifico, "davvero ostica" per alcuni, "abbordabile" per altri. Naturalmente, come da rituale, anche stavolta i siti hanno fatto a gara per anticipare tutto l'anticipabile.
Ma la Polizia Postale, impegnata come ogni anno nella vigilanza sul web, ha assicurato che non c'é stata alcuna fuga di notizie. Bufale e goliardia in rete sicuramente si, ma gli aspiranti hacker non sono riusciti penetrare il collaudato sistema del ministero. E pure la prova di matematica su una presunta pagina intestata del ministero della Pubblica Istruzione messa in rete da un sito si é rivelata un "bluff". Ad Agrigento una possibile "truffa" è stata sventata sul nascere dalla Gdf che ha sequestrato materiale e identificato numerose persone che stazionavano nei pressi di un istituto tecnico commerciale e che si adoperavano a svolgere le prove d'esame con il probabile intento di farle pervenire ai maturandi. Intanto, il "caso" Montale ha avuto oggi una "coda", non del tutto indolore. Il ministro Gelmini ha cambiato i vertici del team di esperti scegli-tracce e il Codacons ha annunciato battaglia invitando il ministro a emanare, per evitare guai, una direttiva che assegni il voto massimo alla prima prova scritta in favore di quegli studenti che hanno svolto il tema su Montale, indipendentemente da come questo sia stato svolto. Ma la maratona non è finita, lunedì si tornerà in classe per il terzo e ultimo scritto, il cosiddetto "quizzone", in attesa dell'inizio degli orali.
Unfaithful
L'amore infedele
La storia è incentrata su Constance e Edward (Lane e Gere), un'agiata coppia di New York il cui matrimonio entra in crisi quando lei è coinvolta in una relazione adultera. Connie, dopo aver preso un treno alla Stazione Centrale di Manhattan, si fa male e ha difficoltà a camminare durante una giornata di forte vento e incontra un bel giovane che le offre cure e riparo in casa sua. In quel momento passa un taxi vuoto, ma lei decide di accettare la richiesta dell'uomo anziché tornare alla stazione. Lui è Paul Martel, un eccentrico libraio di origini francesi. Connie, non sentendosi a suo agio, dice a Paul che deve tornare a casa. Egli le permette di andare, ma le regala un libro di poesie. Quella stessa notte, Connie racconta al marito dell'episodio e non sa se tornare a far visita a Paul. La mattina seguente, dopo aver lasciato Edward a lavoro e il figlio Charlie (Per Sullivan) a scuola, lei legge il libro regalatole da Paul, dove trova il suo biglietto da visita. Prende dunque il treno per Manhattan e lo chiama, invitandolo per un caffè. Quando Connie entra nell'appartamento di Paul, trova una musica dolce e lui le chiede di ballare. Dapprima lei è esitante e dentro di sé pensa che una relazione con quell'uomo, che tanto la attrae, è sbagliata, quindi lascia la casa. Ma quando è costretta a tornare perché ha dimenticato il suo cappotto, Paul la afferra e la bacia. Connie e Paul iniziano ad instaurare una relazione sentimentale, fortemente passionale. Nel frattempo, Edward inizia a sospettare qualcosa notando il distacco di Connie verso lui e verso Charlie e osservando la frequenza con cui lei va a Manhattan, inventando sempre una scusa. Dopo che uno dei colleghi di Edward, durante una lite con questi, gli fa intuire che sua moglie lo tradisce, l'uomo assume un detective suo amico per seguire Connie. Il detective ritorna con le immagini di Connie e Paul ripresi durante dei momenti amorosi. Edward, più confuso che adirato, raggiunge l'appartamento dell'amante e per poco non incrocia Connie che aveva appena passato un pomeriggio di intimità con lui. Edward viene fatto entrare e i due si scambiano poche fredde battute. Girovagando per l'abitazione, disorientato, Edward trova un globo di neve che lui stesso aveva regalato a Connie e che lei aveva portato da Paul. Mentre si siede nel letto di quest'ultimo, l'uomo inizia a sentirsi male e, in un momento improvviso di follia, prende il globo e colpisce Paul, uccidendolo sul colpo. Edward, ripresosi, cancella con attenzione le prove togliendo anche le impronte digitali e avvolge il corpo di Paul senza vita in una tappeto. Mentre sta per lasciare l'appartamento trascinando il fagotto, il telefono squilla: è Connie, che lascia nella segreteria un messaggio in cui afferma di voler concludere la relazione. Edward cancella il messaggio e se ne va, ma non nota un foglietto vicino al telefono dove è scritto il numero di Connie. Scarica il corpo di Paul nel bagagliaio e quella notte, lasciando moglie e figlio a dormire, lo lascia alla discarica dei rifiuti. Pochi giorni dopo, l'F.B.I. si presenta a casa dei due per indagare sulla scomparsa di Martel, essendo risalita a Connie grazie al foglietto che Edward aveva dimenticato. Connie sostiene tuttavia di averlo incontrato solo una volta e lo stesso marito la aiuta a difendersi, anche quando gli agenti tornano dopo la scoperta del corpo. Quella stessa notte, Connie trova le fotografie sue e di Paul e nota che il globo che aveva portato dall'amante è misteriosamente tornato a casa. Alla fine, Edward confessa tutto alla moglie e la rimprovera per aver abbandonato la sua famiglia. Nei giorni seguenti i due cercano di ricostruire il loro matrimonio, ma il passato ritorna spesso ad angosciare i due. Nell'ultima scena, i due si trovano in macchina con il figlio addormentato, e riflettono sul da farsi. Per molto e il semaforo diventa rosso e verde in continuazione, puntando la luce sui loro volti. La camera allora retrocede per rivelare allo spettatore che l'auto è affianco al commissariato.
La storia è incentrata su Constance e Edward (Lane e Gere), un'agiata coppia di New York il cui matrimonio entra in crisi quando lei è coinvolta in una relazione adultera. Connie, dopo aver preso un treno alla Stazione Centrale di Manhattan, si fa male e ha difficoltà a camminare durante una giornata di forte vento e incontra un bel giovane che le offre cure e riparo in casa sua. In quel momento passa un taxi vuoto, ma lei decide di accettare la richiesta dell'uomo anziché tornare alla stazione. Lui è Paul Martel, un eccentrico libraio di origini francesi. Connie, non sentendosi a suo agio, dice a Paul che deve tornare a casa. Egli le permette di andare, ma le regala un libro di poesie. Quella stessa notte, Connie racconta al marito dell'episodio e non sa se tornare a far visita a Paul. La mattina seguente, dopo aver lasciato Edward a lavoro e il figlio Charlie (Per Sullivan) a scuola, lei legge il libro regalatole da Paul, dove trova il suo biglietto da visita. Prende dunque il treno per Manhattan e lo chiama, invitandolo per un caffè. Quando Connie entra nell'appartamento di Paul, trova una musica dolce e lui le chiede di ballare. Dapprima lei è esitante e dentro di sé pensa che una relazione con quell'uomo, che tanto la attrae, è sbagliata, quindi lascia la casa. Ma quando è costretta a tornare perché ha dimenticato il suo cappotto, Paul la afferra e la bacia. Connie e Paul iniziano ad instaurare una relazione sentimentale, fortemente passionale. Nel frattempo, Edward inizia a sospettare qualcosa notando il distacco di Connie verso lui e verso Charlie e osservando la frequenza con cui lei va a Manhattan, inventando sempre una scusa. Dopo che uno dei colleghi di Edward, durante una lite con questi, gli fa intuire che sua moglie lo tradisce, l'uomo assume un detective suo amico per seguire Connie. Il detective ritorna con le immagini di Connie e Paul ripresi durante dei momenti amorosi. Edward, più confuso che adirato, raggiunge l'appartamento dell'amante e per poco non incrocia Connie che aveva appena passato un pomeriggio di intimità con lui. Edward viene fatto entrare e i due si scambiano poche fredde battute. Girovagando per l'abitazione, disorientato, Edward trova un globo di neve che lui stesso aveva regalato a Connie e che lei aveva portato da Paul. Mentre si siede nel letto di quest'ultimo, l'uomo inizia a sentirsi male e, in un momento improvviso di follia, prende il globo e colpisce Paul, uccidendolo sul colpo. Edward, ripresosi, cancella con attenzione le prove togliendo anche le impronte digitali e avvolge il corpo di Paul senza vita in una tappeto. Mentre sta per lasciare l'appartamento trascinando il fagotto, il telefono squilla: è Connie, che lascia nella segreteria un messaggio in cui afferma di voler concludere la relazione. Edward cancella il messaggio e se ne va, ma non nota un foglietto vicino al telefono dove è scritto il numero di Connie. Scarica il corpo di Paul nel bagagliaio e quella notte, lasciando moglie e figlio a dormire, lo lascia alla discarica dei rifiuti. Pochi giorni dopo, l'F.B.I. si presenta a casa dei due per indagare sulla scomparsa di Martel, essendo risalita a Connie grazie al foglietto che Edward aveva dimenticato. Connie sostiene tuttavia di averlo incontrato solo una volta e lo stesso marito la aiuta a difendersi, anche quando gli agenti tornano dopo la scoperta del corpo. Quella stessa notte, Connie trova le fotografie sue e di Paul e nota che il globo che aveva portato dall'amante è misteriosamente tornato a casa. Alla fine, Edward confessa tutto alla moglie e la rimprovera per aver abbandonato la sua famiglia. Nei giorni seguenti i due cercano di ricostruire il loro matrimonio, ma il passato ritorna spesso ad angosciare i due. Nell'ultima scena, i due si trovano in macchina con il figlio addormentato, e riflettono sul da farsi. Per molto e il semaforo diventa rosso e verde in continuazione, puntando la luce sui loro volti. La camera allora retrocede per rivelare allo spettatore che l'auto è affianco al commissariato.
Sarà la sesta volta che lo rivedo, ma ogni volta mi coinvolge come se fosse la prima volta che lo vedo. Certo che quell'Olivier Martinez emana sensualità da tutti i pori! e non è da meno Diane Lane, secondo il mio modesto parere una bellissima donna.
La trama a mio avviso è un tantino scontata: una felice famigliola, annoiata dalla solita routine quotidiana, stravolta da un'incontenibile passione tra i due amanti, scoperta poi dal marito.
Devo dire che ci sono parecchie scene "incomplete" in cui si stacca e si passa ad altra argomentazione a fatica o a volte in maniera quasi surreale...e quello che mi lascia di stucco è l'intervento della polizia, per nulla realistico, sembra siano stati inserite le figure dei poliziotti solo per poter dare notizie a Connie della scomparsa e in seguito morte del suo amante e per farle intuire che l'assassino è il marito. Dopodiché la questione rimane un completamente in sospeso, con addirittura la macchina dell'infelice famigliola ferma ad un semaforo davanti alla centrale di polizia, dove progettano di partire per il messico e vivere sulla spiaggia.
Per me la trama termina quando il marito scopre il tradimento ed arriva a casa dell'amante...da lì in poi mi sembra un voler trovare a tutti i costi un finale non del tutto ben definito, come se il regista stesso, dopo aver incentrato la pellicola su bollenti scene di sesso, fosse rimasto a corto di idee.
Ciò non toglie che l'interpretazione di Diane Lane per me è stata superba, soprattutto quando era in treno e tornava a casa dopo il primo incontro clandestino.
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